Comuni e associazioni

I Comuni

Dalla sua fondazione il Centro documentazione donna si pone l’obiettivo di avviare l’attività dell’Istituto di ricerca omonimo (inaugurato dall’allora Ministra per le pari opportunità Anna Finocchiaro nel marzo 1997), definendone l’identità politica e culturale nel rapporto con le donne del territorio, con le associazioni femminili e con le istituzioni. Tutto ciò è avvenuto grazie a un “patto con le istituzioni” che si è formalizzato tramite convenzioni, stipulate con le singole amministrazioni comunali, in cui si riconoscono le competenze specifiche in una logica di sussidiarietà e il ruolo determinante svolto dall’Associazione nell’approfondimento delle tematiche di genere, nella promozione di iniziative culturali al fine di favorire la piena partecipazione femminile in ogni ambito della vita pubblica e sociale, e il raggiungimento dell’uguaglianza sostanziale tra donne e uomini. Sulla base delle convenzioni, l’Associazione promuove servizi e attività aperte al pubblico dalla propria sede di Modena, realizza iniziative nei singoli comuni della provincia, attivando progetti propri o supportando nella progettazione e nell’organizzazione gli enti locali e gli organismi di parità. I Comuni convenzionati sono a loro volta coinvolti da sperimentazioni, attività e ricerche, realizzati in autonomia dall’Associazione grazie all’attività di fund raising. Ancora oggi la convenzione è il principale strumento di collaborazione tra il Centro documentazione donna e gli Enti locali e attualmente sono convenzionate nove amministrazioni comunali della provincia di Modena (Comuni di Modena, Castelfranco Emilia, Castelnuovo Rangone, Concordia sulla Secchia, Formigine, Maranello, Sassuolo, Savignano sul Panaro, Vignola). Il Centro documentazione donna collabora anche con gli enti locali non convenzionati nella progettazione e realizzazione di iniziative culturali in occasione delle date del calendario civile (8 marzo, 25 aprile, 2 giugno, 25 novembre).

Le Associazioni femminili

Unione Donne in Italia di Modena

 

Nel 1996 con la nascita del Centro documentazione donna (attivo informalmente come Gruppo Archivio all’interno dell’UDI di Modena già dal 1982, è composto da storiche e archiviste desiderose di non disperdere la memoria dell’associazione nata nel 1944 e grazie ai loro sforzi e all’affidamento dei lavori alla cooperativa Multiversum, nel 1990, il fondo archivistico dell’Udi di Modena viene riordinato e inventariato), l’Archivio dell’UDI di Modena (Unione Donne Italiane, dal 2003 Unione Donne in Italia) viene qui depositato per ulteriori interventi di riordino della documentazione nel frattempo accumulata, per garantire la fruibilità e l’accesso alla documentazione. A seguito del deposito viene stipulato un accordo di convenzione.

È possibile consultare l’inventario online sul sito www.archivimodenesi.it

Soroptimist International Club di Modena

Nel 2009, a seguito del censimento “STORICAmente. Negli archivi delle donne: 60 anni di storia modenese” e del convegno nazionale “Dire, fare, essere… Cittadine. Gli archivi per la storia delle soggettività e della cittadinanza femminile” realizzati dal Centro documentazione donna, inizia da parte del Soroptimist International Club di Modena una attenta riflessione sull’importanza di una corretta gestione della documentazione prodotta, acquisita e raccolta nello svolgimento della propria attività associativa, al fine di conservare e consegnare la propria storia alle generazioni future. Nel 2011, con la stipula di una convenzione di deposito del proprio archivio storico da parte del Soroptimist presso il Centro documentazione donna, iniziano lavori di riordino del fondo archivistico nell’ambito del progetto “ArchiviaMO” finanziato dalla Fondazione Cassa di risparmio di Modena. Dal 2016 viene stipulata una convenzione quadriennale tra le due associazioni, poi rinnovata nel 2020.

È possibile consultare l’inventario online sul sito www.archivimodenesi.it