Ministero della Cultura

Dal 2020 il Centro documentazione donna è inserito nella tabella annuale degli istituti culturali che ricevono contributi da parte del Ministero della cultura – Direzione generale Educazione, ricerca e istituti culturali, sulla base di quanto disposto dall’art. 8 della legge n. 534 del 17 ottobre 1996 “Nuove norme per l’erogazione di contributi statali alle istituzioni culturali” (ora Circolare 3/2021), che riconosce gli istituti culturali di particolare rilevanza per la loro importanza come centri di studio, ricerca, approfondimento e promozione culturale.

Per essere inseriti in questa tabella occorre rispondere a una serie di requisiti. Tra questi, promuovere attività di ricerca e culturali in modo continuativo, possedere un rilevante patrimonio bibliografico e archivistico, disporre di una sede adeguata. Grazie a questo contributo concesso dalla Direzione generale Educazione, ricerca e istituti culturali del Ministero della cultura, molte attività scientifiche e culturali vengono realizzate con continuità.

Con grande soddisfazione nella graduatoria del 2021 il Centro documentazione donna si è classificato al terzo posto su un totale di 288 soggetti beneficiari diffusi su tutto il territorio nazionale, ricevendo un contributo pari a 20.400,00 euro ed è stato uno dei pochi istituti riconosciuti, specializzati in studi di genere. Il finanziamento è stato confermato anche per l’anno 2022 con un contributo di 41.994,00 euro. 

A febbraio 2023 il Centro documentazione donna ha partecipato al “Bando pubblico per la concessione di contributi a progetti riguardanti interventi da effettuarsi su archivi dei movimenti politici e degli organismi di rappresentanza dei lavoratori o di loro esponenti” del Ministero della Cultura-Direzione Generale Archivi presentando il progetto “Archivi di partito al femminile” per il riordino e inventariazione dei fondi di Loredana Giaroni e Alfonsina Rinaldi. Il progetto è stato approvato a giugno 2023.

 

Dal 2014 il Centro documentazione donna riceve contributi dalla Direzione generale biblioteche nell’ambito degli interventi finanziari dello Stato destinati a sostenere il funzionamento e le attività delle biblioteche non statali aperte al pubblico (ex circolare n. 138/2002, ora Circolare 5/2021). Tali contributi hanno consentito interventi di incremento e catalogazione del patrimonio della Biblioteca specializzata in studi delle donne e di genere.

Il Centro documentazione donna, dal 2021, ha potuto accedere anche al contributo stanziato sempre dalla Direzione generale Biblioteche per l’acquisto libri, previsto nelle disposizioni ministeriali di sostegno all’editoria (in quanto biblioteca aperta al pubblico di istituzione privata non a fini di lucro destinataria di contributi ai sensi della legge 17 ottobre 1996, n. 534). Grazie a questo contributo è acquistare ogni anno oltre 300 libri che sono catalogati,  visibili sul catalogo BiblioMo e disponibili al prestito.

Dal 2018 i singoli contributi provenienti dalle varie direzioni del Ministero della cultura sono visibili nella pagina sulla trasparenza in questo sito.