Vita e visioni. Mary Shelley e noi

“Vita e visioni. Mary Shelley e noi” – A cura di Vittorina Maestroni e Thomas Casadei con una graphic novel di Claudia Leonardi, Mucchi editore, 2023

Serie Storie Differenti XX / Centro documentazione donna di Modena

 
Il nome di Mary Shelley è indissolubilmente associato a quello del suo primo e più celebre romanzo Frankenstein che scrive, poco più che diciannovenne, nel 1816.
Il romanzo, oggi considerato come il «capostipite» del genere della fantascienza, è di certo un capolavoro ma la fama che il testo ha acquisito nel tempo, grazie alle numerosissime edizioni e traduzioni, ha finito per oscurare altri scritti di Shelley indubbiamente interessanti e altrettanto degni di attenzione, facendoli letteralmente cadere nell’oblio: da 𝘝𝘢𝘭𝘱𝘦𝘳𝘨𝘢 (1823) a 𝘔𝘢𝘵𝘩𝘪𝘭𝘥𝘢 (pubblicato postumo solamente nel 1959), da 𝘛𝘩𝘦 𝘓𝘢𝘴𝘵 𝘔𝘢𝘯 (1826) ai suoi ultimi due romanzi, 𝘓𝘰𝘥𝘰𝘳𝘦 e 𝘍𝘢𝘭𝘬𝘯𝘦𝘳 (dati alle stampe, rispettivamente, nel 1835 e nel 1837).
L’intento dell’opera, frutto della collaborazione tra il Centro documentazione donna e Centro di Ricerca Interdipartimentale su Discriminazioni e vulnerabilità, è quello di illustrazioni, intuizioni e “visioni” di figura femminile particolare originale quale è stata Mary Shelley, mediante una prospettiva di genere. 
 
L’opera si compone di una nota biografica, in cui si dà conto delle sofferenze ma anche della straordinaria tenacia di questa donna libera e indipendente, di una graphic novel realizzata da Claudia Leonardi, di una selezione di brani, nonché di dieci voci che toccano aspetti salienti delle sue opere.
Vengono in tal modo affrontati l’esperienza della maternità e il trauma della perdita, il “mito della bellezza” e l’alterità del “mostruoso”, le forme della cultura patriarcale, il rapporto con la scienza e lo sguardo gettato su mondi inediti che inaugura la fantascienza, e poi – con riferimento alla dimensione politica e ideale – la scelta di campo repubblicana e la possibilità di un modo differente di praticare le relazioni e di concepire il rapporto con il potere e, ancora, l’impatto delle traduzioni sul modo di tramandare la fortuna di una scrittrice.
Si tratta di profili che consentono di comprendere, ma anche di guardare oltre, «la ragazza che scrisse Frankenstein».
 

Con scritti di: Giuliano Albarani, Serena Ballista, Silvia Bartoli, Thomas Casadei, Natascia Corsini, Lilla Crisafulli, Adele D’Arcangelo, Patrick Leech, Vittorina Maestroni, Anna Scapocchin, Serena Vantin

 

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